Liquido di raffreddamento per motori

Si tratta di un fluido che viene usato per raffreddare i motori dotati di raffreddamento a liquido.

I motori endotermici devono lavorare ad una temperatura di circa 100 °C per rendere al meglio e durare a lungo. Una volta raggiunta questa temperatura hanno però bisogno di essere raffreddati per non surriscaldarsi e danneggiarsi.

Per il loro raffreddamento si usa sempre l’aria che ci circonda, ma lo si può fare in due modi: ad aria e a liquido. Vediamo nel dettaglio questi due tipi di raffreddamento per i motori e analizziamo le relative differenze e caratteristiche.

- Motori con raffreddamento ad aria

Motore completo per go-kart raffreddato ad aria
Quando il veicolo è in movimento,l’aria lambisce direttamente la testata e il cilindro che sono ricoperti da particolari alette dissipatrici. Questo può avvenire in maniera naturale oppure con una ventola che la spinge attraverso alcune canalizzazioni che sfociano sul motore.

- Motori con raffreddamento a liquido

Motore per go-kart con raffreddamento a liquido
Quando il veicolo è in movimento, l’aria attraversa un radiatore nel quale scorre il caldo liquido antigelo proveniente dal motore. Così facendo, il liquido si raffredda e può rientrare nel motore grazie ad una pompa che lo tiene costantemente in circolo. Quando il veicolo è fermo può intervenire una ventola che permette comunque al radiatore di ricevere aria fresca dall’esterno.

Per tutte le caratteristiche che il liquido antigelo deve possedere, viene definito anche “liquido refrigerante” o “protettivo radiatori”. Infatti ha il compito di:
- trasferire sia il calore dal motore al radiatore che il raffreddamento dal radiatore al motore;
- mantenere pulito l’intero circuito di raffreddamento;
- lubrificare la pompa dell’acqua;
- congelare a temperature inferiori a 0 °C e bollire a temperature superiori a 100 °C;
- evitare i dannosi fenomeni di cavitazione nella pompa;
- proteggere dalla corrosione i diversi materiali che possono comporre il circuito di raffreddamento (gomme, plastiche, alluminio, ghisa, zinco, magnesio). 

TIPI DI ANTIGELO

- IAT = Inorganic Additive Technology

Antigelo standard blu a base di glicole etilenico. Fino ai primi anni '90 era l'unico utilizzato nei motori automobilistici e motociclistici. Rispetto a quelli venuti dopo, perde in breve tempo le sue caratteristiche, soprattutto quelle di protezione dei materiali.
Deve essere sostituito ogni 2 anni o 60.000 km.

- OAT = Organic Acid Technology

Antigelo a base di glicole monoetilenico additivato con inibitori organici.
E’ stato creato per garantire una maggiore protezione dell’alluminio perché è un materiale che, in auto e moto, ha soppiantato la ghisa nella realizzazione dei basamenti dei motori. Inoltre sia i radiatori che i cilindri vengono costruiti con spessori sempre più ridotti per aumentare lo scambio termico col liquido ma questo aumenta anche le probabilità di foratura per corrosione. Da qui nasce l'esigenza di liquidi più protettivi.
Il tipo OAT va bene anche per i vecchi motori in ghisa a patto che il circuito venga preventivamente ben lavato, con acqua corrente, per eliminare il liquido preesistente.
Deve essere sostituito ogni 4 anni o 60.000 km.

- HOAT = Hybrid Organic Acid Technology

Antigelo ibrido utile per sostituire il tipo IAT (blu). Si può miscelare sia col tipo IAT che OAT. E’ nato per dare una maggiore protezione in quei motori dove è prescritto il liquido blu ma, anche in questo caso, si può lavare il circuito con acqua corrente e riempirlo solo con questo antigelo.
Può durare dai 2 ai 4 anni o 60.000 km.

- Senza acqua (waterless)

Si tratta di uno speciale liquido che non contiene acqua (e mai ne va aggiunta) che resiste a temperature che vanno da -40 a +180 °C.
La sua estrema resistenza al calore, data proprio dall’assenza dell’acqua, gli permette di non aumentare il suo volume come quando un normale antigelo si scalda. Questo porta a non avere alcuna, o pochissima, pressione nel circuito di raffreddamento tanto da non farlo “esplodere” se viene aperto il tappo del radiatore a motore caldo.
La capacità di non aumentare di volume e creare pressione è il motivo per cui in realtà trova la sua massima espressione in motori molto datati e/o in quei motori dove non è stato mai cambiato il liquido di raffreddamento ordinario e magari è stata usata normale acqua di rubinetto.
Altro particolare utilizzo è nelle competizioni (molto apprezzato nel drifting dove le velocità sono basse ma il motore è molto sollecitato) e in particolari motori industriali dove è specificamente richiesto.
I produttori lo considerano eterno, duraturo per almeno 600.000 km o per tutta la vita del motore.
Il suo costo è di circa 3-4 volte superiore ad un normale antigelo di ottima qualità ma i costi per sostituirlo aumentano ulteriormente in quanto, prima della sua installazione, è necessario utilizzare uno speciale liquido che assorbe l’acqua rimasta nel circuito.
Bisogna comunque considerare che se si rispettano gli intervalli di sostituzione dell’antigelo standard come prescritto dalle case madre (2 o 4 anni) utilizzando il tipo di antigelo prescritto, è impossibile avere problemi dovuti a corrosione o danni da cavitazione se non in motori mal progettati o con difetti di fusione. 

DIVERSI COLORI PER DIVERSE CARATTERISTICHE

Oltre al più conosciuto colore blu, esistono antigelo di colore rosso, giallo, verde, viola. Sono nati per seguire l'evoluzione dei nuovi motori e dei nuovi materiali in essi utilizzati.
N.B.: Il colore di ogni liquido è un semplice colorante aggiunto. Ciò significa che possono esistere liquidi con lo stesso colore ma con caratteristiche diverse in base alle scelte del produttore, quindi NON miscelabili. Questo non vale per il blu perché è tutto uguale o comunque compatibile.
In altre parole, ciò che conta davvero non è il colore ma ciò che riporta la scheda tecnica del produttore anche se mischiare colori diversi o colori uguali di marche diverse sarebbe una cosa da riservare in casi di stretta necessità.

INCOMPATIBILITA’ TRA ANTIGELO DIVERSI

Antigelo di colori diversi non devono essere miscelati se non si è sicuri della loro compatibilità.
Se ad esempio, viene mischiato il tipo inorganico col tipo organico, si può formare una sostanza gelatinosa che andrà eliminata il prima possibile lavando accuratamente l'impianto.
Nessuno problema, invece, se si mischela il tipo inorganico o organico con l'ibrido organico-inorganico.

INCOMPATIBILITA’ COL CIRCUITO

Per scongiurare qualunque problema di incompatibilità con i diversi materiali presenti nel circuito di raffreddamento (e per non complicarsi la vita) bisogna usare l'antigelo con le stesse specifiche di quello consigliato dal produttore del veicolo.
Si possono però fare dei cambiamenti ma sapendo bene cosa si sta facendo! Infatti il tipo OAT può essere usato anche in motori degli anni '50 come è possibile vedere in alcune trasmissioni televisive americane e inglesi (più giù verrà approfondito l'argomento).
Ci sarebbe da affrontare anche la questione costi in quanto l'antigelo blu costa meno rispetto agli altri (infatti ha una durata inferiore) e questo incide molto sui costi sostenuti da una casa produttrice.
Un altro argomento sui colori è che alcune case madri ne utilizzano di specifici: ad es. il gruppo Volkswagen adotta il colore viola mentre il gruppo Renault il giallo.
La regola base se si vuole usare un antigelo diverso da quello già presente nel proprio veicolo è lavare molto bene prima il circuito con acqua corrente. Ovviamente non è consigliabile passare ad un liquido con caratteristiche inferiori.

RABBOCCO

Non effettuare il rabbocco se non si è sicuri della perfetta compatibilità con l’antigelo già presente nel circuito.
Se si rendesse assolutamente necessaria un’aggiunta (livello al di sotto della tacca del MIN.), usare acqua preferibilmente demineralizzata o eventualmente di rubinetto; una piccola quantità non influirà sulle caratteristiche dell’antigelo già presente nel veicolo.

PRONTO ALL’USO o CONCENTRATO?

In commercio esistono antigelo pronti all’uso e antigelo concentrati.
Nel caso dei concentrati, la migliore diluizione è al 50% (1 parte di antigelo e 1 parte di acqua demineralizzata) perché permette di avere il giusto compromesso tra durata, caratteristiche tecniche e anche costi.
La concentrazione MINIMA consigliata è del 33% (1 parte di antigelo puro e 2 parti di acqua demineralizzata).
La concentrazione MASSIMA consigliata è del 60% (3 parti di antigelo puro e 2 parti di acqua demineralizzata).

CORROSIVITA’ SULLE VERNICI

Come per il liquido dei freni a base glicolica (DOT 4, DOT 5.1, DOT 6.1), anche il liquido antigelo è corrosivo se lasciato a lungo sulla vernice. A fine lavoro sciacquare molto bene, con semplice acqua di rubinetto, tutte le zone interessate, anche plastiche e metalli non verniciati come carene e carter di auto e moto.

SMALTIMENTO

Il liquido antigelo esausto è altamente tossico per l’ambiente. Se volete dedicarvi al faidate per la sua sostituzione, raccogliete quello vecchio e consegnatelo in qualunque officina oppure contattate il C.O.N.O.E. (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti) per avere tutte le informazioni in merito.

CURIOSITA'

1) Esistono in commercio alcuni fuoristrada (come il Toyota 4Runner TRD-Pro) che installano uno specifico liquido antigelo studiato appositamente per i grandi sbalzi termici che il radiatore (quindi il liquido al suo interno) potrebbe subire mentre, ad esempio, ci si trovasse improvvisamente a guadare un torrente.
2)
Perché usando solo acqua, il circuito di raffreddamento di un motore non va comunque in ebollizione? Il motivo è che questi circuiti (come quelli dei termosifoni delle nostre case) lavorano sottopressione. Sui tappi dei radiatori è presente un numero che indica la pressione oltre la quale una valvola si apre e l’eventuale sovrapressione si scarica all’esterno. La taratura di questi tappi è di circa 1 bar: questo permette all’acqua di bollire tra i 115 e i 130 °C ed evita fenomeni di cavitazione nella zona della pompa acqua. La sola pressione, però, non garantisce al 100% che l’acqua non vada in ebollizione, per questo è comunque fondamentale l’utilizzo del liquido di raffreddamento.

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