Pneumatici

Il pneumatico è definito “composto” perché realizzato con vari materiali dalle caratteristiche e funzioni più diverse.
Partendo dalla parte interna (nascosta dal cerchione) fino ad arrivare al battistrada, il pneumatico è così composto:

  1. Strato di gomma sintetica che funge da camera d'aria.
  2. Tela applicata con speciali collanti che ha la funzione di resistere alla pressione dell'aria interna.
  3. Imbottitura laterale necessaria a trasmettere la potenza (motrice e frenante) dal cerchio al battistrada.
  4. Cerchietti posizionati ai due lati del punto di contatto con il cerchione che servono a fissare il pneumatico al cerchione stesso.
  5. Gomma flessibile posizionata sui fianchi per attutire i colpi laterali (marciapiedi e altro).
  6. Tele in fili di acciaio sottili e resistenti che intrecciate obliquamente garantiscono l'indeformabilità della sommità del pneumatico. Acciaio e gomma sono materiali molto diversi tra loro pertanto è indispensabile curare nei minimi particolari l'incollaggio del primo al secondo.
  7. Battistrada composto da gomma speciale che andrà a diretto contatto con l'asfalto e dovrà garantire un basso riscaldamento e usura insieme alla massima tenuta di strada.

Ogni pneumatico riporta dei codici che non tutti sanno interpretare.
Quelli più conosciuti sono senz'altro i riferimenti alle dimensioni.
Ad esempio, la dicitura 185/55 R16 78R significa:
185: larghezza del pneumatico espressa in millimetri;
55: è il rapporto tra l'altezza del pneumatico e la larghezza. Nella pratica significa che l'altezza del pneumatico è pari al 55% della larghezza;
R: indica che il pneumatico è di tipo radiale (come la stragrande maggioranza di quelli in commercio);
16: è il diametro di calettamento espresso in pollici, ovvero il diametro del cerchio;
78R: sono il carico e la velocità massime sopportate dal pneumatico (vedi consigli tecnici pneumatici).

Ogni pneumatico riporta anche la data di fabbricazione, per la precisione viene indicata la settimana e l'anno.
Il codice è composto da 4 cifre: la prima coppia indica la settimana, la seconda indica l'anno.
Ad esempio: 1607 significa che quel pneumatico è stato prodotto durante la sedicesima settimana dell'anno 2007.
La data è importante per saper riconoscere una gomma fresca da una che è stata in giacenza parecchio tempo prima di essere installata.
Per un pneumatico più datato potete provare a chiedere uno sconto al gommista anche se la differenza con uno di produzione particolarmente recente è poco avvertibile a patto che lo stoccaggio nel magazzino sia stato perfetto.

Ogni costruttore di veicoli, omologa l'automobile con le misure e il modello di pneumatico che ritiene essere il più adatto a quella autovettura, scegliendo tra i prodotti del marchio con cui è in corso il contratto di fornitura.
Al momento della sostituzione, è possibile far installare dei diversi pneumatici (comunque identici sullo stesso asse) scegliendo tra i tanti modelli disponibili sul mercato; l'importante è rispettare le misure riportate nel libretto di circolazione ad esclusione dei soli codici di carico e velocità che possono essere di valore superiore ma non inferiore a quello specificato.
Solo nel caso degli pneumatici invernali, è possibile installare il codice di velocità Q (fino a 160 km/h) ma la Direttiva Europea impone l'applicazione di una etichetta adesiva all'interno del vetro anteriore lato conducente, in modo da ricordargli il limite di velocità delle gomme installate.

La pressione di gonfiaggio è l'unica manutenzione costante richiesta all'automobilista.
Ogni auto riporta le pressioni di gonfiaggio sul libretto di uso e manutenzione oppure sul montante centrale della portiera lato guidato.
Il sistema migliore è quello di gonfiare gli pneumatici alla pressione consigliata dal costruttore e apportare eventuali varianti di +/- 0,2 bar per volta se notate un consumo irregolare del battistrada.
Se la gomma sarà più consumata al centro, la pressione andrà abbassata; viceversa se la gomma sarà più consumata ai lati.
Un guida particolarmente sportiva potrebbe consumare maggiormente la parte più esterna (destra e sinistra nei rispettivi lati dell'auto) del battistrada; in questo caso non servirà aumentare ancor di più la pressione che porterebbe solo a far “bombare” la gomma riducendone la tenuta e aumentandone il consumo al centro.

Per un maggiore approfondimento sul mondo degli pneumatici automobilistici, vi rimandiamo all'ottima guida Michelin presente sul sito ufficiale della società.
La garanzia è regolamentata secondo il Decreto Legislativo n. 24 del 2 febbraio 2002.

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