Impianto di irrigazione interrato

Chiunque possieda un giardino sa quanto sia importante realizzare un impianto di irrigazione che funzioni bene e che, quindi, ci consenta di dare acqua al terreno ogni volta che serve senza problemi.

Impianto irrigazione interrato Fondamentalmente gli impianti possono essere a vista oppure invisibili: i primi sono appoggiati sul terreno oppure sospesi e vengono collegati alla rete idrica domestica mediante un normale tubo di gomma, e in alcuni casi è possibile spostarli senza fatica; i secondi sono interrati e vengono realizzati quando alle spalle c’è un progetto ben determinato di come si desidera avere il giardino una volta ultimati i lavori.

Ma vediamo nel dettaglio le fasi salienti della progettazione di un impianto interrato!
Innanzitutto bisogna avere le idee chiare! Questo significa sapere che tipo di piante volete trapiantare subito ma anche col passare del tempo, dato che la canalizzazione dell’acqua non potrà essere distante da un nuovo eventuale albero o arbusto. Si può anche decidere di costruire un impianto flessibile, ovvero adattabile a tutte le esigenze.
Sarà necessario dividere idealmente il terreno se ci trova di fronte ad un’ampia superficie: ad esempio in terreni di circa 200 metri quadrati ci vorranno almeno 6 divisioni; mentre su balconi con impianto a vista basterà un unico tubo munito di micro rubinetti sistemati nei pressi del vaso da annaffiare.

Impianto irrigazione interrato Disegnate una piantina abbastanza precisa del vostro giardino su un foglio e dividetelo in zone tenendo presente che la tubazione dovrà essere interrata lungo il perimetro del terreno, per evitare di rovinare le piante. Se desiderate avere un prato all’inglese, dove coprire tutta la superficie del terreno i getti d’acqua, ma facendo questo dovrete evitare che i passaggi (vialetti, muretti, e percorsi vari) vengano bagnati.
Successivamente procuratevi tutto il necessario ricordandovi di acquistare qualche irrigatore e qualche metro di tubo in più.
Usando dei picchetti ed un fil di ferro robusto o una corda, tracciate sul terreno il percorso che dovrà fare la vostra tubazione, e successivamente scavate in corrispondenza i solchi utilizzando una piccola vanga: i solchi dovrebbero essere profondi circa 20 cmq, ma questo varia anche con l’altezza degli irrigatori che avete scelto. Se il giardino presenta già un prato inglese, sarebbe meglio coprire il lato dei solchi con un telo di plastica, in modo da versarci sopra la terra scavata.
Per un impianto del genere si può prendere un irrigatore con prese a staffa: una volta posizionato sul tubo principale, basta avvitare i due bulloni ai lati e forare il tubo con un trapano e una punta da 10 mm e l’irrigatore verrà fissato su di esso.
Prima di ricoprire l’impianto con la terra, è importante controllare che non vi siano delle perdite indesiderate, quindi va acceso e fatto un test per vedere se i raccordi del tubo non perdono acqua e quindi se ci sono fuoriuscite non desiderate e che tutta l’area del giardino risulti adeguatamente bagnata.
Ora è possibile ricoprire i solchi e riseminare il prato. Poi sarà necessario far uscire tutto il terriccio dalla tubazione aprendo completamente tutti i getti e facendo defluire acqua alla massima pressione.

Impianto irrigazione interrato Per completare l’impianto potete aggiungere un timer elettronico che automaticamente aprirà il rubinetto dell’acqua nell’orario e nel giorno programmato. Ci sono orologi che possono aprire anche essere collegati a diversi rami dell’impianto, in modo da aprirne alcuni in un dato orario e altri in un altro orario o giorno. Sono centraline sicure che funzionano a bassa tensione e possono anche essere dotate di un sensore per la pioggia che evitano l’azionamento dell’impianto nel caso in cui dovesse già piovere.

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