Liquido dei freni

LIQUIDO FRENI

E’ un fluido, impropriamente definito olio, che ha il compito di trasmettere la pressione dalla leva del freno, o pedale, ai freni posizionati sulle ruote. E’ impiegato anche per azionare le frizioni a comando idraulico.

Deve essere in grado di:
- resistere alle alte temperature;
- non corrodere i componenti dell’impianto frenante;
- lubrificare le parti in movimento (pompa, pinze, cilindretti). 

CLASSIFICAZIONI DEL LIQUIDO FRENI

La classificazione del liquido freni è la DOT (Department of Transportation) e si riferisce alla resistenza del liquido alle alte temperatura. Si compone dalla scritta ‘DOT’ più un numero che è tanto più alto quanto maggiore è la resistenza alle alte temperature.
Prima degli anni ‘50 si era arrivati al DOT2, infatti sui manuali si Uso e Manutenzione della prima Fiat 500 del 1957 veniva richiesto l’olio ‘SAE 70 R3’ ovvero quello che successivamente si sarebbe chiamato DOT 3.

Oggi viene installato il DOT 4 sulla quasi totalità di auto, moto e scooters. I motivi sono principalmente due:

  • è resistente a temperature che è quasi impossibile raggiungere durante un normale utilizzo stradale del mezzo;
  • la sua specifica igroscopicità gli dà una durata tale da non richiedere frequenti sostituzioni.

BASE GLICOLICA e BASE SILICONICA

A seconda del numero che segue la sigla DOT si può anche capire se il liquido è a base glicolica o siliconica.
Base glicolica: DOT 3, DOT 4, DOT 5.1, DOT 6.1. E’ il tipo di base più diffusa.
Base siliconica:
DOT 5, DOT 6. Viene adottato su mezzi speciali, per usi particolari o in presenza di temperature molto basse. E’ più comprimibile del liquidi a base glicolica e ciò rende le frenate un po' più “spugnose” ed “elastiche”; in questi casi vengono sempre installati tubi freno in treccia metallica o di kevlar. La sua caratteristica principale è di essere pochissimo igroscopico, quindi ha una durata maggiore rispetto alle basi glicoliche. E' anche molto gentile con le vernici.
N.B. Queste due basi non devono MAI essere mischiate tra loro. 

IGROSCOPICITA’

Questa è l’unica caratteristica negativa del liquido freni, ovvero assorbe l’umidità, e l’umidità riduce la resistenza alle alte temperature.
Ciò non avviene per i liquidi a base siliconica che però peggiorano la situazione in quanto l’umidità decanta nella zona più bassa del circuito, ovvero la pinza del freno, e questo facilità l’ebollizione (vapor lock) e l’usura delle guarnizioni di tenuta.
Quando l’acqua contenuta in un circuito freni va in ebollizione, produce aria e l’aria è comprimibile. Quindi il veicolo diventa pericoloso perché la forza frenante non si trasferisce in modo totale e diretto dalla pompa ai freni.

Sulle confezioni di questi liquidi è spesso riportata la loro resistenza alle alte temperature sia d’asciutto (dry) che da bagnato (wet). La condizione “bagnato” viene ottenuta aggiungendo il 3,5% di acqua nel liquido da testare (3,5% corrisponde al valore medio riferito ad un anno di utilizzo).
Un liquido che rispetta la specifica DOT 4, deve avere una temperatura di ebollizione a “secco” non inferiore a 230 °C e ad umido non inferiore a 155 °C. Un DOT 5.1 deve resistere a 270 °C in asciutto e 190 °C ad umido ma assorbe più velocemente l'umidità rispetto al DOT 4.
Da tempo esistono in commercio liquidi DOT 4 che resistono a temperature molto superiori al minimo garantito. E' il caso, ad esempio, dei liquidi 600, 660 e 700 della Motul.

SOSTITUZIONE DEL LIQUIDO DEI FRENI

Prendendo come riferimento il liquido freni DOT 4, a causa della sua specifica igroscopicità, la sostituzione deve essere effettuate ogni 2 anni oppure ad ogni sostituzione dei freni se sono trascorsi meno di 2 anni dall’ultimo cambio del liquido.
Liquidi con DOT superiori devono essere sostituiti più frequentemente. Ad esempio, nelle competizioni sportive si arriva addirittura a cambiarlo prima di ogni gara.
Quindi, a meno che non sia il costruttore ad averlo prescritto, è inutile sostituire un liquido DOT 4 con un DOT superiore su un veicolo ad uso esclusivamente stradale.

CONSUMO/RABBOCCO OLIO FRENI

Questo fluido si consuma solo se c’è una perdita nell’impianto. Se il livello nella vaschetta è compreso tra il MIN e il MAX non bisogna aggiungerne perché nel momento della sostituzione dei freni aumenterà nuovamente a causa del maggiore spessore delle nuove pastiglie e degli eventuali nuovi dischi. 

CORROSIVITA’ DELLE VERNICI

Come per il liquido antigelo, anche il liquido dei freni a base glicolica (quello al silicone no) è corrosivo se lasciato a lungo sulla vernice. A fine lavoro sciacquare molto bene, con semplice acqua di rubinetto, le zone col quale è entrato in contatto, anche le plastiche non verniciate.

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