Controllare la batteria di un'auto o di una moto

Trovarsi in panne a causa di una batteria che è arrivata al termine della sua vita, è una condizione che si verifica molto spesso in quanto i modelli sigillati (ormai uno standard su tutti i veicoli) non “avvisano” il guidatore in tempo. Questo è dovuto anche ai motorini di avviamento che assorbono sempre più potenza rispetto al passato.

Le batterie più diffuse durano dai 2 ai 4 anni. Molto dipende dal numero di avviamenti giornalieri e da quanti chilometri intercorrono tra un avviamento e l'altro. Infatti le batteria della auto con sistema “start-and-stop” hanno delle caratteristiche diverse.

Di seguito troverete alcune schede che possono aiutare chiunque a fare un controllo generale sia sulla batteria che su una potenziale dispersione che spesso è la causa di continui scaricamenti.

Solitamente le batterie ci possono lasciare a piedi nella stagione estiva o, più spesso, invernale. Sarebbe consigliabile sostituirla a priori una volta raggiunti i 4 anni di età prima dell’estate o dell’inverno che sta per arrivare.

ATTENZIONE:

Se per un qualunque motivo dovete scollegare i morsetti della batteria, la procedura corretta è la seguente: SVITARE E SCOLLEGARE PRIMA IL POLO NEGATIVO E SOLO SUCCESSIVAMENTE IL POLO POSITIVO.

Per ricollegare i morsetti si esegue la procedura inversa, PRIMA IL POLO POSIVO E POI IL POLO NEGATIVO.
La procedure di SVITAMENTO E SCOLLEGAMENTO del morsetto UNO ALLA VOLTA nell'ordine indicato è importantissima perchè se si svita (o riavvita) il morsetto positivo quando è ancora collegato il morsetto negativo, c'è il rischio che toccando la carrozzeria dell'auto con l'utensile si provochi un momentaneo cortocircuito (o addirittura la saldatura dell'utensile al telaio) che potrebbe facilmente danneggiare l'elettronica di bordo.

CONTROLLO GENERALE BATTERIA

1) TENSIONE A VUOTO (OVVERO CAVO NEGATIVO SCOLLEGATO)

  • Con tensione tra i poli superiore o uguale a 12,7-12,8 Volt: BATTERIA OK. A volte il voltaggio minimo accettabile è indicato sulla batteria.
  • Valori uguali o inferiori a 12,7 Volt: BATTERIA SCARICA, DA RICARICARE O POTENZIALMENTE DA SOSTITUIRE, oppure è normale se la batteria (nuova) è stata riempita di acido da circa 30 minuti. Se dopo aver termianto la carica e aver atteso 8-10 ore, il voltaggio risulterà compreso tra 12,2 e 12,6 Volt, la batteria dovrà essere considerata poco efficiente e comunque inaffidabile.
  • Con valori inferiori a 11,0 Volt: il motore non si avvia e le spie del cruscotto si accendono a stento o ad intermittenza. In questo caso la batteria ha subito solfatazione e può essere recuperata, ma solo in parte, con una ricarica effettuata possibilmente con un caricabatterie che abbia la funzione dedicata a questa problematica. Una batteria solfatata ricaricata resterà comunque poco efficiente e inaffidabile. E' consigliabile sostituirla appena possibile.
    La de-solfatazione è pressocchè inutile in batterie MF (Maintenance Free) e al gel.

2) TENSIONE DURANTE L’AVVIAMENTO
Nel momento in cui si avvia un motore, la tensione della batteria non deve scendere al di sotto dei 9,6 Volt. E' meglio effettuare più di una prova per essere certi del reale voltaggio minimo raggiunto.

CONTROLLO DISPERSIONE BATTERIA

PROBLEMA: la batteria si scarica.

POSSIBILI CAUSE:

  1. E' stato lasciato acceso qualcosa per sbaglio (radio o luci interne/esterne).
  2. Batteria che non tiene la carica, da sostituire.
  3. Dispersione di corrente a motore spento senza l'utilizzo di alcun servizio.

APPROFONDIMENTO DEL PUNTO 3:

I valori riportati sono da considerarsi medi. I valori corretti è possibile reperirli solo sul manuale di uso e manutenzione del veicolo da testare. E' comunque possibile capire, almeno a grandi linee, dove potrebbe insinuarsi il problema anche con i valori riportati di seguito.

  • Posizionare la chiave quadro su OFF.
  • Non scollegare alcun cavo dalla batteria.
  • Inserire il cavo nero del multimetro digitale nella porta COM nera e il cavo rosso nella porta 10A (o 20A). Sarebbe meglio che i cavi del multimetro fossero dotati di coccodrilli e non di puntali (continuare a leggere per capirne il motivo).
  • Spostare il selettore sul simbolo 10A (o 20A) CORRENTE CONTINUA.
  • Collegare indifferentemente un coccodrillo al polo negativo della batteria e l'altro coccodrillo al morsetto del cavo nero. Ora sarà possibile svitare il morsetto e separarlo dal polo negativo della batteria.
  • Aspettare qualche secondo affinché il tester completi la sua lettura.
  • Il valore rilevato dovrà essere ZERO o di pochi mA.
  • Ad es. sul manuale Fiat Punto 188 sono riportati i seguenti valori massimi:
    - per batteria da 40 Ah, 24 mA
    - per batteria da 44 Ah, 27 mA
    - per batteria da 50 Ah, 30 mA
    Per Piaggio Beverly 250i.e. e 350i.e. (batteria da 12 Ah) il valore dev'essere minore o uguale a 5 mA.
  • N.B.: Per quanto riguarda auto e moto con molta elettronica di bordo, è probabile che prima di rilevare la vera dispersione si debba attendere 10-15 minuti da quando si è separato il morsetto dalla batteria. Questo tempo è necessario per consentire lo spegnimento di tutte le centraline. Quindi non bisogna fermarsi alla prima lettura rilevata ma proseguire a rilevarla per 15 minuti e oltre se si hanno dubbi.

Per capire da dove proviene la dispersione, si devono scollegare i fusibili uno ad uno, oppure i connettori degli apparati installati sul veicolo, e controllare sul tester quand’è che la dispersione arriva a valori accettabili.

CONTROLLO CARICA BATTERIA

La tensione di carica ideale è di circa 13,8 Volt con minimo accelerato (motore a 3000 giri per le auto e 5000-6000 giri per le moto) ma può arrivare senza problemi a 14,5 Volt. Il picco massimo è 15 Volt, non oltre!
Valori inferiori a 13,2 Volt possono indicare il malfunzionamento dello statore o, raramente, del regolatore di tensione. Controllare.

CARICARE UNA BATTERIA

Mantenere una batteria sempre ben carica è l'unico modo per garantirle la maggior vita possibile.
Quando un veicolo non viene utilizzato per un lungo periodo, bisogna staccare almeno un polo della batteria (solitamente il negativo) e caricarla al massimo ogni 60 giorni. Esistono anche i mantenitori di carica che possono essere lasciati collegati H24 ma, per precauzione, è meglio non usarli in locali poco frequentati, come ad esempio un garage lontano dall'abitazione, perché in caso di cortocircuiti o incendi arrivereste troppo tardi.
Una batteria scollegata dal veicolo e ricaricata ogni 30-60 giorni impiega pochissime ore a ritornare al massimo della carica.

Il migliore amperaggio per caricare una batteria è di 1/10 dell'amperaggio della batteria stessa. Correnti un po' più alte possono essere utilizzate e non danneggiano la batteria a patto che vengano impiegati gli appositi caricabatterie (o mantenitori) in quanto sono capaci di calibrare e adeguare la corrente di carica a seconda del tipo e dell'amperaggio della batteria. Altri sistemi di carica è meglio lasciarli praticare a chi li sa padroneggiare (elettrotecnici, tecnici di laboratorio, ecc.).

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